Ma quante emozioni abbiamo?!

Ripercorrendo le ultime settimane ci possiamo accorgere che le nostre giornate sono state cariche di emozioni, spesso contrastanti.

Capita di passare dalla preoccupazione, alla leggerezza, all’ansia, la paura, la confusione, la gioia, la rabbia, la speranza, la noia. È solo un breve elenco e ognuno di voi, data la sua personale situazione in questo momento, propenderà per alcune sfumature emotive.

Quello che è importante dire innanzitutto è che è una reazione assolutamente normale.

Noi tutti, anche chi come me sta scrivendo queste righe ed è “esperto in materia”, stiamo vivendo un’esperienza nuova; per questo motivo il nostro organismo e la nostra mente reagiscono cercando di interpretare quello che vedono/sentono/ricevono e farci provare delle emozioni che indirizzino il nostro comportamento.

È proprio così.

Semplificando l’estrema complessità umana, accade più o meno questo: uno stimolo esterno viene recepito dai nostri sensi, che lo interpretano; vengono poi create delle reazioni corporee ed emotive, che indirizzano il nostro comportamento.

Le emozioni quindi sono utilissime e soprattutto ci aiutano a orientarci nelle nostre scelte comportamentali. Questo vale per tutte le emozioni, anche per quelle che vengono definite negative.

Capiterà, soprattutto in questi giorni, di entrare in contatto con tante emozioni, nostre o degli altri.

In che modo ci aiutano queste emozioni?

Proviamo a focalizzarci su alcune delle più comuni.

PREOCCUPAZIONE: ci insegna a frenare, a considerare le conseguenze (quando ancora non ci toccano), ad arrivare quanto più preparati al momento della scelta del comportamento o della decisione.

LEGGEREZZA: ci insegna a sdrammatizzare, a focalizzarci sulle piccole abitudini piacevoli, a svagarci, ad abbassare la tensione, a proteggerci da ciò che ci fa soffrire.

ANSIA (fisiologica o buona): ci insegna a concentrare le nostre risorse e impiegarle per un obiettivo o una situazione importante; ci fa percepire il brivido dell’imprevisto e del non avere la certezza di quello che accadrà, ma allo stesso tempo ci spinge ad agire e a metterci in gioco.

PAURA: ci insegna che dobbiamo fare attenzione ad alcune situazioni o eventi pericolosi per noi, e ce li definisce, così sono rintracciabili per noi e possiamo evitarli o gestirli. La paura è la prima emozione che il nostro organismo ha creato nella nostra evoluzione per difenderci.

CONFUSIONE: ci insegna che stiamo pretendendo troppo da noi, che siamo sovraccaricati da pensieri o da altre emozioni; ci insegna che è importante fermarsi e ritrovare un punto di riferimento (magari scoprendo che lo troviamo in noi stessi!).

GIOIA: ci insegna a stare nel tempo presente, a goderci quel che abbiamo, a ridere, a desiderare che quello che stiamo vivendo duri il più a lungo possibile.

RABBIA: ci insegna che qualcosa non ci fa stare bene, ci fa stare scomodi con noi stessi o con gli altri; ci insegna che possiamo avere e creare dentro di noi tanta energia, da convogliare per difendere i nostri diritti e aumentare il nostro benessere come persone.

SPERANZA: ci insegna che esiste una via d’uscita, una luce; ci insegna che le situazioni possono migliorare, che noi e gli altri possiamo dare un importante contributo, che possiamo pianificare un percorso seguendo quell’obiettivo.

NOIA: ci insegna a vivere la passività, l’uniformità e la monotonia; ci insegna a rielaborare i pensieri, a metterli in ordine mentre noi non ce ne accorgiamo; ci insegna che possiamo essere creativi e possiamo fidarci delle nostre risorse, senza attendere passivamente le indicazioni di qualcun altro.

Quali di queste emozioni state provando maggiormente? Chi vi sta vicino sta provando emozioni differenti rispetto alle vostre?

È importante accettare le emozioni che proviamo, ma anche provare a coltivare quelle che non stiamo provando.

È l’aiuto che possiamo dare a noi stessi e agli altri, iniziando da questa situazione nuova.

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